Muccia, piccolo comune montano dei Monti Sibillini in provincia di Macerata, vanta un’antica tradizione legata alla
norcineria, ovvero l’arte della lavorazione del maiale. In tutta l’area appenninica umbro-marchigiana la macellazione del maiale era un rito contadino importante, e anche a Muccia “dal maiale [si ricava] prosciutto, salami, ciauscolo, salsicce, lonza, coppa, strutto e tanto altro” – insomma non si butta via niente (
Muccia, dai fagioli con le cotiche alla padellaccia: successo per la prima edizione di "Pista in piazza" - Picchio News - Il giornale tra la gente per la gente). Il termine
norcino stesso rimanda a Norcia in Umbria, città famosa per questi prodotti, e questa sapienza si è diffusa storicamente anche nei paesi vicini delle Marche. Muccia rientra infatti nell’area di produzione tipica di salumi pregiati come il
ciauscolo, il celebre salame spalmabile marchigiano riconosciuto IGP (Indicazione Geografica Protetta) che copre le province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e parte di Ancona (
Ciauscolo - Wikipedia). La pratica di allevare il maiale e “far su” salumi in casa durante l’inverno è radicata nel territorio e tramandata da generazioni, costituendo parte integrante della cultura alimentare locale.