Il testo esamina la vita e l’importanza del maiale nella tradizionale famiglia contadina, descrivendo l’allevamento di vari animali nella fattoria. Si concentra sulla preparazione del maiale, inclusa la sua alimentazione con avanzi e la “troccata” nutriente. L’autore dettaglia il rituale dell’uccisione, storicamente una celebrazione, e le procedure per la raccolta del sangue usato in cucina e per la pelatura. Infine, viene descritta la meticolosa lavorazione di ogni parte dell’animale, dalla creazione di salsicce e strutto fino alla preparazione di “ciarimboli”, evidenziando come “del porco non se vutta via gnente”, e conclude con detti popolari che riflettono il significato culturale del maiale.
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