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La tradizione norcina a Muccia e nei Monti Sibillini

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Un viaggio nei sapori e nelle tradizioni marchigiane

La tradizione norcina a Muccia e nei Monti Sibillini

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La tradizione norcina a Muccia e nei Monti Sibillini
Immagine generata da intelligenza artificiale li 7/5/25

La tradizione norcina a Muccia e nei Monti Sibillini

Muccia, piccolo comune montano dei Monti Sibillini in provincia di Macerata, vanta un’antica tradizione legata alla norcineria, ovvero l’arte della lavorazione del maiale. In tutta l’area appenninica umbro-marchigiana la macellazione del maiale era un rito contadino importante, e anche a Muccia “dal maiale [si ricava] prosciutto, salami, ciauscolo, salsicce, lonza, coppa, strutto e tanto altro” – insomma non si butta via niente​.

Il termine norcino stesso rimanda a Norcia in Umbria, città famosa per questi prodotti, e questa sapienza si è diffusa storicamente anche nei paesi vicini delle Marche. Muccia rientra infatti nell’area di produzione tipica di salumi pregiati come il ciauscolo, il celebre salame spalmabile marchigiano riconosciuto IGP (Indicazione Geografica Protetta) che copre le province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e parte di Ancona. La pratica di allevare il maiale e “far su” salumi in casa durante l’inverno è radicata nel territorio e tramandata da generazioni, costituendo parte integrante della cultura alimentare locale.

Img La “pista” o “salata” Rubrica: la domenica di Mario Monachesi
Il testo esamina la vita e l'importanza del maiale nella tradizionale famiglia contadina, descrivendo l'allevamento di vari animali nella fattoria. Si concentra sulla preparazione del maiale, inclusa la sua alimentazione con avanzi e la "troccata" nutriente. L'autore dettaglia il rituale dell'uccisione, storicamente una celebrazione, e le procedure per la raccolta del sangue usato in cucina e per la pelatura. Infine, viene descritta la meticolosa lavorazione di ogni parte dell'animale, dalla creazione di salsicce e strutto fino alla preparazione di "ciarimboli", evidenziando come "del porco non se vutta via gnente", e conclude con detti popolari che riflettono il significato culturale del maiale.
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Quotidiano online Cronache Maceratesi da settembre 2008 Tutti i diritti riservati CM Comunicazione Srl

Media

La "Pista" Marchigiana: Tradizione Norcina tra Cambiamento e Resilienza
Descrizione:
L'articolo descrive la "pista", un'antica tradizione marchigiana di lavorazione delle carni suine, e le trasformazioni che sta affrontando. Questo rito invernale, un tempo centrale nella vita delle famiglie contadine, è influenzato dall'evoluzione delle tecniche di lavorazione e dalle nuove generazioni che si orientano verso altri mestieri. Tuttavia, l'articolo sottolinea anche come la tradizione norcina continui a vivere grazie all'impegno di aziende agricole che praticano la vendita diretta e mantengono i laboratori artigianali. Si evidenzia quindi un quadro in cui tradizione e innovazione si intrecciano nel futuro della norcineria marchigiana.
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Itinerario di Visita alle Norcinerie del territorio di Muccia

La tradizione norcina a Muccia e nei Monti Sibillini Muccia, piccolo comune montano dei Monti Sibillini in provincia di Macerata, vanta un’antica tradizione legata alla norcineria, ovvero l’arte della lavorazione del maiale. In tutta l’area appenninica umbro-marchigiana la macellazione del maiale era un rito contadino importante, e anche a Muccia “dal maiale [si ricava] prosciutto, salami, ciauscolo, salsicce, lonza, coppa, strutto e tanto altro” – insomma non si butta via niente​. Il termine norcino stesso rimanda a Norcia in Umbria, città famosa per questi prodotti, e questa sapienza si è diffusa storicamente anche nei paesi vicini delle Marche. Muccia rientra infatti nell’area di produzione tipica di salumi pregiati come il ciauscolo, il celebre salame spalmabile marchigiano riconosciuto IGP (Indicazione Geografica Protetta) che copre le province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e parte di Ancona. La pratica di allevare il maiale e “far su” salumi in casa durante l’inverno è radicata nel territorio e tramandata da generazioni, costituendo parte integrante della cultura alimentare locale.
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